Sono stati annunciati i vincitori del concorso fotografico più importanti al mondo: il Sony World Photography Awards 2016, al quale hanno partecipato più di 200mila persone provenienti da 186 paesi.
I Sony World Photography Awards 2016 sono suddivisi in tre categorie principali: professionisti , Open e giovani. La categoria professionisti è poi suddivisa in 14 sottocategorie 7 dei quali sono considerati " arte" e 7 delle quali considerate "documentario.
Tutte le opere dei vincitori saranno esposte con quelle dei finalisti presso la Somerset House di Londra, da oggi, 22 aprile all’8 maggio 2016, prima di iniziare il loro tour mondiale.
Il titolo Iris d’Or Fotografo dell’Anno è stato assegnata al fotografo iraniano Asghar Khamseh che ha avuto il coraggio d'immortalare i ritratti di donne e bambini, vittime di attacchi con l’acido, raccontandone danni fisici epsicologici.
La vincitrice della categoria professionisti - architettura è stata Amelie Labourdette che ha catturato questa immagine nel sud Italia dove la speculazione finanziaria e l'appropriazione indebita hanno creato questi "ecomostri" incompleti privi di un progetto architettonico.
Questa è una delle mie preferite! È un progetto sulla scoperta e l'esplorazione dello spazio, ma riguarda anche il nostro comportamento di fronte a paesaggi diversi e il modo in cui creiamo delle immagini che poi usiamo come mezzo per condividere la nostra storia personale con il mondo. In ogni luogo, scelto accuratamente per la sua somiglianza a Marte, Mauve ha ritratto delle pose che normalmente adottano i turisti. L'intento è quello di osservare il modo in cui reagiamo di fronte a una macchina fotografica e come includiamo noi stessi nel paesaggio, cercando di affermare la nostra presenza.
Nella sua serie struggente "Alla ricerca del sogno europeo", il fotografo Angelos Tzortzinis documenta la lotta dei migliaia di rifugiati e migranti in fuga dagli sconvolgimenti politici e sociali in Medio Oriente.
Il festival della caccia alle aquile che si tiene ogni anno per insegnare e sensibilizzare una nuova generazione di persone che vivono nella Cina occidentale alle pratiche della caccia alle aquile. Il festival segue regole antiche molto rigide, preservate dai cacciatori di aquile del Kazakistan, uno stato che confina con la Cina occidentale.
Unico fotografo a vincere ben 2 primi premi. I nomadi tibetani stanno affrontando diverse minacce al loro tradizionale stile di vita, tra cui una politica di re-insediamenti forzati voluta dal governo centrale cinese, il cambiamento climatico e la modernizzazione. Nella foto un giovane monaco buddista tibetano si è messo in posa nella contea di Yushu, nella zona dove vive la sua famiglia.
Ogni anno, all'inizio della stagione delle piogge in Giappone, una particolare specie di lucciola riempie le foreste. Ogni anno ci sono sempre meno lucciole, ma la fotografa Kei Nomiyama è riuscita comunque a catturare la loro magia nella foto qui sopra.
Tra i vincitori degli altri premi ci sono anche tre italiani: Marcello Bonfanti, premiato per i suoi ritratti fatti in Sierra Leone, Alberto Alicata, premiato nella sezione Fotografie in posa, e Francesco Amorosino, che è arrivato primo nella sezione Natura morta.