Queste schede sono da considerarsi l'evoluzione dei vecchi dischetti che venivano usati in passato per scambiare file tra diversi computer. A differenza di questi ultimi le schede hanno 2 principali vantaggi:
1) Non sono influenzate da campi magnetici.
2) Hanno una enorme capacità d'immagazzinare dati e dimensioni molto ridotte.
Basti pensare che ad oggi, la scheda di memoria più piccola in commercio è centinaia di volte più capiente di un vecchio dischetto!
Ma torniamo a parlare di questa 7° lezione dove ci concentreremo ovviamente sulle schede di memoria da utilizzare nella nostra macchina fotografica, faremo chiarezza su come funzionano, sulle diverse tipologie in commercio e sulle varie classi di appartenenza.
Come funzionano?
Vi ricordate la 4° lezione dove abbiamo parlato di come funziona il sensore della nostra macchina fotografica? Bene, partiamo da lì! Il segnale in arrivo dal sensore (CCD o C-MOS) viene elaborato dal processore d’immagine e inviato alla scheda di memoria la quale registra un file contenente l'immagine scattata. Ma come è possibile memorizzare un dato su queste schede?
Le schede di memoria hanno al loro interno una memoria flash. Tale memoria è formata da semi-conduttori, non è volatile ed è riscrivibile, cioè una memoria che ha le caratteristiche di una RAM ma il cui dati non spariscono se messa fuori tensione. Così la memoria flash immagazzina i bit di dati in cellule di memoria, ma i dati sono conservati in memoria quando l'alimentazione elettrica è interrotta.
Tipo di immagini salvate
In commercio troviamo macchine fotografiche che possono memorizzare diverse tipologie d’immagini ma le più comuni che si trovano oramai su quasi tutte le fotocamere sono: JPG e RAW.
Dedicheremo una lezione intera su questo argomento, sappiate solamente che le immagini JPG sono file compressi che prima di essere salvati vengono elaborati e compattati per poter ridurre di dimensione il file finale con il conseguente rischio di perdere dettagli, luci o colori nell’immagine salvata.
Le immagini RAW, al contrario, sono file senza nessuna compressione quindi di dimensioni molto più grandi ma con tutti i dettagli catturati durante lo scatto! Nemmeno a dirlo, io consiglio caldamente di scattare in RAW…sempre!
Tipologie di memorie
Attualmente sul mercato esistono diverse tipologie di schede di memoria, la veloce diffusione di prodotti tecnologici legati ad esse ha fatto sì che non si sia giunti ancora ad una tipologia standard per questi dispositivi d’archiviazione. Senza stare ad elencare tutte le varie tipologie di schede di memoria sappiate che sul 95% delle macchine fotografiche vengono montate delle schede SD (Secure Digital). Queste schede SD, a loro volta, sono suddivise in 3 diverse tipologie a seconda del loro spazio d’archiviazione:
Schede SD – capienza massima 2 GIGA
Schede SDHC (SD High Capacity) – capienza da 4 a 32 GIGA
Schede SDXC (SD Extended capacity) – da 64 a 128 GIGA ma a breve andranno anche oltre.
In alcune macchine fotografiche reflex di alto livello è possibile trovare l’alloggio per 2 memorie da usare una dopo l’altra o, in alternativa, una la copia dell’altra a seconda di come si preferisce. Solitamente queste 2 schede sono di diverso tipo: una SD e una compact flash (vedi immagine sotto)
Classi di appartenenza
Un altro fattore importante da tenere in considerazione quando si deve scegliere una scheda di memoria è la velocità con cui vengono letti e scritti i dati su di essa. Ecco allora che parliamo di classi di appartenenza.
Ad oggi esistono 6 tipi di classi di appartenenza. Nell’immagine sotto potete vedere le differenze nella velocità MINIMA garantita per ogni classe. Ovviamente più sarà alto questo valore e più sarà veloce la scheda nel memorizzare l’immagine.
Questo valore è molto importante da tenere in considerazione se farete foto sportive o naturalistiche in quanto vi troverete spesso a fotografare a “raffica” una serie d’immagini. Le macchine fotografiche più evolute possono scattare sino a 10 fotografie al secondo! Se la vostra scheda di memoria non sarà abbastanza veloce nel memorizzare i dati vi ritroverete a non poter scattare a raffica e potreste perdere l’attimo giusto!
Ovviamente, come anche per la dimensione, più si aumenta con la classe di appartenenza e più sarà elevato il prezzo della scheda.
Consigli utili
Come già vi ho anticipato in questo articolo, vi consiglio caldamente di acquistare diverse schede di memoria più piccole e non una sola molto grande. Questo perché se andrete in vacanza e la scheda dovesse rompersi siete a piedi! Meglio sempre avere 4-5 schede piccole e potrete stare sicuri che se anche una si dovesse rompere avrete sempre con voi schede in sostituzione.
Per quanto riguarda la dimensione della scheda da acquistare dovete valutare voi di quante immagini avete bisogno. Tenete in considerazione che su una scheda da 8 GIGA, installata su una reflex da 22 megapixel, possiamo scattare 105 foto in formato RAW e circa 1000 in formato JPG. Io ho 2 schede da 16 giga e, scattando solamente in RAW, ho circa 420 foto a disposizione che sono più che sufficienti per quello che devo fare!
Anche per la classe di appartenenza, come già detto sopra, dipende da quello che dovete fotografare. Più è alta la classe e meglio è. Ovvio che se non dovete fare nulla di particolare e non vi serve velocità, potete risparmiare acquistando una scheda con una bassa classe di appartenenza.
Siccome le schede sono molto piccole e rischiano di perdersi, esistono in commercio dei porta schede veramente pratici e portatili. Ricordatevi inoltre di numerare le vostre schede e di formattarle ogni volta che le andrete ad usare.
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Con pochi euro potete anche acquistare un pratico lettore di schede che vi servirà per scaricare eventualmente le memorie su un computer per poi poterle riutilizzare.
Se vi siete persi le lezioni precedenti andate a questo link per vedere l’indice di tutte le lezioni.
Nella prossima lezione parleremo del FLASH!