Ogni anno, il 19 agosto, il mondo celebra la Giornata Mondiale della Fotografia, un'occasione per onorare l'arte straordinaria che ci permette di catturare e preservare le emozioni di un istante e tramandarle nel tempo. La fotografia va ben oltre il semplice atto meccanico di premere un pulsante, è l'arte di cogliere un breve e stupefacente momento della realtà, rendendola una bellezza e un'emozione indelebili, arricchita da luci, ombre, tecnica, cuore e sensazioni caleidoscopiche.
Nell'epoca sociale in cui viviamo, tutti siamo diventati fotografi amatoriali, catturando e condividendo i momenti più vari della vita quotidiana grazie alla moderna tecnologia e allo smartphone. Le foto sono ora sempre a portata di mano, e attraverso filtri, modifiche e impostazioni automatiche, possiamo ottenere scatti perfetti.
Ma uno scatto è molto più di un semplice filtro applicato con cura. Una foto racconta ciò che le parole non possono esprimere. È in grado di commuovere l'anima e il cuore dell'osservatore. Una foto è il risultato di un processo creativo e tecnico, in cui il fotografo ha un'idea precisa di ciò che vuole immortalare e comunicare. Fotografare è un processo complesso che richiede l'armonia tra mente e cuore, tecnica ed emozioni. Il fotografo, dunque, non è solo un esecutore, ma un artista, un cercatore di bellezza e intensità, un esploratore del mondo attraverso l'obiettivo della propria anima.
È in quest'ottica che è stata istituita la Giornata Mondiale della Fotografia per celebrare l'indiscutibile meraviglia di quest'arte. Questa celebrazione ricorre annualmente il 19 agosto sin dal 2010, data scelta dal fotografo australiano Korske Ara con un significato particolare: è lo stesso giorno in cui nel 1839 il fisico François Arago presentò il dagherrotipo all'Accademia delle Scienze e delle Arti Visive a Parigi, segnando l'inizio della fotografia.
Il procedimento, successivamente sviluppato dal francese Louis Jacques Mandé Daguerre, consentiva di ottenere un'unica copia non riproducibile su supporto in argento o rame argentato sensibilizzato, utilizzando l'esposizione a vapori di iodio in camera oscura.
La parola "fotografia" deriva dal greco "photòs" (luce) e "graphìa" (scrittura), il che significa "scrittura con la luce". Sebbene l'iconica data del 1839 sia considerata l'inizio ufficiale della fotografia, le sue radici affondano nell'antichità, già studiata da Aristotele nel IV secolo a.C. La prima fotografia documentata risale al 1826 e fu realizzata da Joseph Nicéphore Niépce fuori dal suo studio, utilizzando una lastra di peltro sensibilizzata con bitume di Giudea.
Da allora, la fotografia ha fatto passi da gigante, come l'avvento delle prime fotografie a colori nel 1947 e delle prime fotografie digitali nel 1975, sempre con il marchio Kodak. La fotografia ha suscitato fin da subito curiosità e ammirazione grazie al suo realismo. Inizialmente, tuttavia, era una forma d'arte riservata a pochi, immortalando principalmente paesaggi, ritratti di borghesi e reportage di guerra, ma poco accessibile alla massa. La vera svolta avvenne con l'introduzione della fotocamera portatile Kodak, e da allora ogni innovazione ha reso la fotografia sempre più democratica e accessibile a tutti.
Indipendentemente dalla bravura, dalla tecnica e dalla professionalità, scattare foto offre la possibilità di cristallizzare attimi, gesti, sorrisi, sguardi e atteggiamenti che mai potranno ripetersi nello stesso modo in un futuro prossimo o lontano. L'arte, infatti, incanta e rapisce l'anima con autenticità, indipendentemente dal livello di abilità del fotografo.
Quindi, che sia una macchina fotografica vintage, una macchina professionale o una Polaroid per scatti istantanei, il 19 agosto vi invita ad aprire gli occhi alla bellezza del mondo circostante e a catturare la vita e l'amore che vi circondano. La fotografia è un potente mezzo per comunicare emozioni e condividere esperienze, e la Giornata Mondiale della Fotografia è l'occasione perfetta per celebrarne il potere emozionale.