La fotografia Post-Mortem, la sconvolgente moda dell'epoca vittoriana

06 apr 2019
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fotografia post mortemLa fotografia post mortem non fa parte di una trama di un film noir francese o di un libro giallo, né di un film di gangster o un poliziesco americano.

È la conclusione di una tragedia, certamente, ma spesso senza coinvolgere detective o investigatori famosi e senza nulla di illegale o torbido.

La fotografia post mortem è una pratica fotografica che aveva lo scopo di ritrarre persone da poco decedute.

Prima dell’invenzione della fotografia, infatti, l’unico modo per conservare il ricordo di un proprio caro era fare un ritratto. A causa dei costi, questo era, però, un lusso riservato solamente alle persone abbienti.

Con l’avvento della dagherrotipia prima e poi della fotografia, i costi di un ritratto si abbassarono notevolmente per cui questa “moda” divenne comune anche tra le persone del ceto medio.

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La fotografia post mortem divenne particolarmente diffusa durante l’epoca vittoriana.

A causa dell’elevato tasso di mortalità infantile (causata della diffusione delle malattie infantili per mancanza di vaccini; poca igiene, sia personale che della conservazione dei cibi; duri lavori, fin dalla più tenera età), realizzare una fotografia post mortem era spesso l’unico modo per i genitori di conservare il ricordo di un proprio bambino.

Per questo motivo, spesso, i bambini erano fotografati come se fossero impegnati nelle attività quotidiane, truccati per ravvivare il colore dell’incarnato, vestiti a festa, con gli occhi aperti o come se si fossero appena addormentati.

fotografia post mortem

Inoltre, tutta la famiglia partectipava alla “finzione”: i bimbi, specie se molto piccoli, erano in braccio alla madre o al padre o per mano ai fratelli e sorelle sopravissute.

Grazie alla facile riproduzione delle immagini queste poi erano distribuite come ricordo ai parenti.

fotografia post mortem

Questa pratica è caduta in disuso nella cultura generale all’inizio del 1900 (tranne che nei casi di polizia per esigenze documentali), anche se resiste ancora in alcuni regioni, soprattutto per ritrarre bambini nati morti.

Purtroppo però, se la pratica di fotografare i morti era accettabile, in un’epoca dove non c’era altra soluzione per mantenere un ricordo di un proprio caro, differente è andare allo stadio e farsi fotografare con il teschio del proprio nonno appena estratto dal loculo!

fotografia post mortem

È accaduto in Argentina dove un tifoso si è recato allo stadio con il teschio del nonno (sicuramente grande tifoso di calcio) tenendoselo in mano per tutta la partita, per poi andare a festeggiare la vittoria e la conquista dello scudetto da parte del Racing!

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