Il videoreporter che insegna fotografia ai NON vedenti

23 ott 2018
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Saverio Caracciolo, fotografo e videoreporter di Tropea, in provincia di Vibo Valentia, ha organizzato un corso di fotografia alquanto particolare dando la possibilità anche ai NON vedenti di esprimersi con le immagini.

Una follia? Una perdita di tempo? Assolutamente NO, Saverio è riuscito a creare un corso talmente interessante che verrà addirittura replicato all'Università di Cosenza.

Le persone NON vedenti non sono disabili ma hanno una disabilità e una vita da vivere e da esprimere. Ecco il perchè di questo suo meraviglioso gesto.

Noi del Photoblog abbiamo voluto conoscere di persona Saverio e lo abbiamo contattato per saperne di più su questo meraviglioso progetto. Di seguito una breve intervista.

Photoblog: Buongiorno Saverio

Saverio: Buongiorno a te e a tutti i lettori del Photoblog.

Photoblog: Come è nata questa idea di fare un corso di fotografia per NON vedenti?

Saverio: Tutto è nato per caso nel 2015. Essendo il fotografo di scena dell’emittente televisiva LaC TV, ogni domenica avevamo un bel programma LA NOSTRA DOMENICA, di intrattenimento: attualità, musica, giochi a premi, interviste, sport, spettacolo e tanto altro, condotto da Erica Cunsolo e da Alessio Bompasso.

Ed in una puntata sono stati invitati un gruppo dell’Unione cechi di Vibo Valentia, e mentre dialogavo con il presidente dell’unione cechi, Giovanni Barberio, invece di guardare lui, mi rivolgevo al suo accompagnatore, dopo pochi secondi, Giovanni mi interrompe e mi dice: ma perché se parli con me non ti rivolgi a me?

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Quel suo rimprovero, mi ha colpito il cuore, in quanto essendo una persona con una certa sensibilità, avevo capito che in un certo modo, anche se non voluto, avevo messo delle barriere tra me e Lui, e durante la trasmissione mi è nata questa idea di un corso per non vedenti.

Nei giorni a seguire, ho cercato di trovare qualcosa su internet e prendere degli spunti, ma non ho trovato nulla, in parole povere, una cosa del genere non era mai stata fatta, allora mi sono messo da solo e ho strutturato le varie fasi del corso, e dopo due settimane, mi reco all’unione cechi di Vibo Valentia (UICI) per proporre il corso al presidente Barberio, e appena gli dissi: “vorrei realizzare un corso di fotografia per voi” e la sua secca risposta è stata: “Ma ci vuoi prendere per il culo”?

Ma appena gli ho descritto il corso, si è entusiasmato e con un pizzico di riservatezza e timore, l’ha proposto a tutti i soci dell’unione, che hanno accettato la sfida e in 11 si sono messi in gioco con me.

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Photoblog: Come hai strutturato questo corso?

Saverio: Ho iniziato il corso dedicandolo la prima parte parlando della storia sulla fotografia, dal suo inizio con il dagherròtipo inventato nel 1837 da L.-J.-M. Daguerre, fino ai giorni nostri, passando dall’analogico fino al digitale, e parlando anche dei più gradi fotografi, sia del passato che dei giorni nostri.

Poi ho dedicato alcuni giorni, facendogli vedere e toccare le varie macchine fotografiche, sia reflex che a pozzetto, in modo che con il loro tocco con le mani e i loro sensi, potevano iniziare a familiarizzare con un mezzo che non avevano mai visto e toccato.

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Ma la parte più interessante è stata quando ho dovuto spiegare la regola dei terzi e l’inquadratura fotografica, e per fare ciò un giorno mi sono portato dei bastoncini di legno, e dopo averglieli dati, gli ho chiesto di formare sul tavolo un rettangolo, e quello sarebbe stato l’inquadratura della loro macchina fotografica, e spiegando loro, che il soggetto principale, non bisogna mai metterlo al centro dell’inquadratura, ma decentrandolo, e loro con un pezzetto di bastoncino, all’interno del loro rettangolo che avevano formato sul tavolo, lo sistemavano chi a destra e chi a sinistra rispetto al centro.

Una volta terminato il corso, ho chiesto a loro di scegliere un tema e di fare un reportage sulla strada, e il tema che hanno scelto è stato contro le barriere architettoniche. A quel punto accompagnati da me singolarmente, andavamo nel luogo dove volevano fotografare e che conoscevano bene per le difficoltà che incontravano durante le loro passeggiate, e sul posto, gli descrivevo la scena che si trovavano difronte, ed erano loro a scegliere l’angolazione, e tenendo corretta la macchina fotografica con le loro mani, portavano l’oculare della macchina davanti al proprio occhio e scattavano le foto.

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Ricordo un giorno, che con un corsista Marco Librandi, mentre eravamo in giro, un suo conoscente l’osservava con un sorriso ironico e scherzoso, ed io vedendo che giustamente Marco non poteva vedere quella scena, ho invitato la persona a chiamare Marco a fargli una fotografia, e senza che Marco sapesse ciò, questa persona ha iniziato a chiamarlo chiedendogli di fargli la foto, lo stupore è stato, che mentre questa persona lo chiamava per fargli la foto, Marco si girava e seguendolo con la macchina fotografica gli scattava alcune foto, e a quel punto Marco gli fa vedere le foto sullo schermo della reflex, e quelle foto hanno trasformato quel sorriso ironico con una frase e gli disse: “bravo Marco”.

[caption id="attachment_12285" align="aligncenter" width="800"]non vedenti @foto di Giovanni Barberio[/caption]

Photoblog: Hai incontrato difficoltà nell’insegnare un’arte visiva a persone NON vedenti?

Saverio: Assolutamente no, in quanto, è vero che questa idea è nata per caso, ma essendo un fotografo che prima di fotografare con gli occhi, uso sia la mente e il cuore, anche i non vedenti hanno sia il cuore e mente… e come si dice, volere è potere.

[caption id="attachment_12283" align="aligncenter" width="800"]non vedenti @foto di Giuseppe Bartucca[/caption]

Photoblog: Ai partecipanti è piaciuta questa particolare esperienza?

Saverio: Molto e un corsista, Giuseppe Pastafiglia, quando gli ho chiesto di dirmi le sue sensazioni ed emozioni sul corso, mi ha detto: “Ci ha permesso di proiettare noi stessi attraverso le immagini agli altri e viceversa, perché comunque attraverso quello che noi immaginiamo abbiamo fotografato una situazione che può riguardare tutti, perché ognuno di noi ha dei sogni e delle aspettative e le foto servono per questo, incamerare sogni ed aspettative affinché questi si realizzano”.

[caption id="attachment_12281" align="aligncenter" width="800"]non vedenti @foto di Silvia Baresani[/caption]

Photoblog: Sei riuscito a raggiungere lo scopo che ti eri prefisso?

Saverio: Oltre a raggiungere lo scopo che mi ero prefissato, mi sono reso conto che è vero che gli ho insegnato un qualcosa che fino ad allora non era mai stato pensato, ma attraverso i corsisti ho potuto capire che non bisogna mai avere barriere nei propri occhi e di pensare che tutti noi siamo uguali senza distinzione.

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Photoblog: Questo corso ha avuto un tale successo che verrà replicato all’Università di Cosenza, confermi?

Saverio: Si stiamo valutando con l’università, come strutturarlo, ma si farà.

[caption id="attachment_12286" align="aligncenter" width="800"]non vedenti @foto di Giuseppe Pastafiglia[/caption]

Photoblog: Hai organizzato mostre con le foto dei partecipanti?

Saverio:Oltre alla mostra fotografica, abbiamo realizzato il calendario dell’unione di Vibo Valentia 2015 con le loro foto.

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Photoblog: Hai in previsione ulteriori corsi per NON vedenti o altri progetti particolari in futuro?

Saverio:Dopo l’uscita dell’articolo sul Corriere della Sera, ho avuto varie richieste di realizzare questo corso in alcune regioni d’Italia.

[caption id="attachment_12282" align="aligncenter" width="600"]non vedenti Saverio Caracciolo fotografato da Laura Monteleone[/caption]

Saverio Caracciolo: Facebook Canale youtube - Lac TV - Lac TV News

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