Steve McCurry. Orizzonti lontani

24 nov 2025
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Una mostra che ci ricorda perché la fotografia continua a cambiare il nostro modo di guardare il mondo

Viviamo in un tempo in cui la fotografia sembra aver perso parte della sua sacralità, inghiottita dalla velocità dei social e dalla bulimia di immagini che attraversano le nostre giornate. Eppure, ci sono fotografi capaci di restituire all’immagine il suo potere originario: quello di fermarci, di farci respirare, di metterci davanti a un frammento di realtà che non possiamo ignorare. Steve McCurry è uno di questi. Le sue fotografie non sono semplici scatti: sono mondi, storie sospese, incontri che restano nella memoria come se li avessimo vissuti in prima persona.

È con questo spirito che Parma ospita la grande mostra “Steve McCurry. Orizzonti lontani”, allestita negli spazi silenziosi e affascinanti di Palazzo Pigorini, dal 22 novembre 2025 al 12 aprile 2026.

Fotografia di Steve McCurry in mostra a Palazzo Pigorini, Parma.

Steve McCurry: un racconto in immagini che parla da quarant’anni

Nato a Philadelphia nel 1950, McCurry è diventato nel tempo una delle voci più riconoscibili della fotografia contemporanea. Vincitore del World Press Photo Award e di prestigiosi riconoscimenti internazionali, è spesso considerato una sorta di “Premio Nobel della fotografia” per la sua capacità di raccontare il mondo con una sensibilità rara.

La sua poetica si costruisce sull’incontro: occhi che parlano, volti che trattengono memorie collettive, paesaggi attraversati da una dignità antichissima. Chiunque conosce il suo celebre ritratto della ragazza afghana—uno dei volti più iconici del XX secolo—comprende immediatamente la forza del suo linguaggio visivo: un uso sapiente del colore, un realismo empatico, una capacità quasi cinematografica di trasformare ogni scatto in una storia.

McCurry ha viaggiato ovunque: India, Pakistan, Afghanistan, Sud-Est asiatico, America Latina. Il suo lavoro è un atlante emotivo della Terra.



Il cuore della mostra: fili invisibili che uniscono mondi lontani

A Parma, l’allestimento di “Orizzonti lontani” propone un percorso non cronologico, ma emozionale. L’idea è semplice e potente: accostare immagini per affinità di sguardi, atmosfere, gesti, colori, lasciando che siano le fotografie a creare connessioni sottili, quasi intuitive.

Si passa dal rosso intenso dei monaci birmani alle polveri dorate del Rajasthan, dai volti segnati degli anziani del Nepal alle geometrie urbane della Cina. Ogni scatto mantiene la cifra più autentica del fotografo: un rispetto profondo per l’essere umano, la capacità di cogliere la bellezza anche nei contesti più complessi, e quella delicatezza che fa dire allo spettatore: “Io qui ci sono stato, anche se non ci sono mai stato davvero.”

L’allestimento mira a ricreare proprio questo sentimento. Come se ogni sala fosse una soglia verso un altrove raggiungibile, un orizzonte lontano che ci riguarda da vicino.



McCurry tra reportage, pittura e antropologia

Se dovessimo trovare una casa ideale per la fotografia di McCurry, probabilmente sarebbe a metà tra il reportage umanista e il realismo pittorico. Il suo modo di utilizzare il colore richiama spesso la tradizione della pittura orientale e, al tempo stesso, il neorealismo fotografico europeo.

I critici lo hanno accostato più volte a grandi maestri come:

  • Henri Cartier-Bresson, per l’attenzione al “momento decisivo”;

  • Sebastião Salgado, per la sua vocazione globale e l’impegno umanistico;

  • Eve Arnold, per l’attenzione ai volti come specchi di una storia collettiva;

  • Werner Bischof, per la compostezza documentaria unita alla poesia visiva.

Ma McCurry resta profondamente sé stesso: un narratore instancabile che trasforma il viaggio in un linguaggio e la diversità culturale in una ricchezza inesauribile. In un’epoca in cui il mondo appare diviso, le sue fotografie ricordano che l’umanità è un grande mosaico — e ogni tassello ha lo stesso valore.



Perché vale la pena visitarla

Visitare questa mostra significa riconnettersi a quel senso di meraviglia che spesso perdiamo nella vita quotidiana. Ogni immagine di McCurry ci mette di fronte a una domanda semplice ma universale: “Che cosa ci rende davvero umani?”

È una mostra che:

  • emoziona senza retorica;

  • fa pensare senza moralismi;

  • invita a guardare l’altro non come un estraneo, ma come un compagno di viaggio;

  • apre uno spazio di silenzio in cui l’immagine diventa riflessione.

È una mostra che ci ricorda che la fotografia può ancora essere un ponte tra mondi, generazioni, sensibilità diverse. E forse, oggi più che mai, ne abbiamo bisogno.



Scheda tecnica della mostra

Voce

Dettagli

Titolo mostra

Steve McCurry. Orizzonti lontani

Artista

Steve McCurry

Luogo

Palazzo Pigorini

Indirizzo

Strada della Repubblica 29, Parma

Date

22 novembre 2025 – 12 aprile 2026

Prezzo biglietti

Intero €12, Ridotto €10 (dati indicativi, verificare sul sito ufficiale)

Orari

Dal martedì alla domenica, 10:00 – 19:00 (lunedì chiuso)

Sito ufficiale / Prenotazioni

Disponibile sul sito del Comune di Parma e su ARTIKA

Note pratiche

Palazzo raggiungibile a piedi dal centro storico; parcheggi nelle vicinanze (Toschi, Goito); struttura accessibile; consigliata la prenotazione nei weekend

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