Obiettivo è un termine generico che indica un dispositivo ottico in grado di raccogliere e riprodurre un'immagine.
Gli obiettivi delle fotocamere digitali sono costituiti da una serie di lenti che hanno il compito di concentrare la luce sul piano focale e sul sensore. Queste lenti sono realizzate in vetro ad elevato indice di rifrazione e subiscono dei trattamenti speciali per ridurre al minimo i riflessi e le aberrazioni cromatiche.
Le lenti si muovono lungo l'asse ottico dell'obiettivo sia durante la messa a fuoco sia quando modifichiamo la lunghezza focale ovvero quando “avviciniamo” o “allontaniamo” il soggetto da fotografare (obiettivi zoom).
All'interno degli obiettivi, tra le lenti e il sensore, è posizionato il diaframma, parte fondamentale di un obiettivo. Questo dispositivo, composto da più lamelle metalliche, può aprirsi o chiudersi in misura variabile andando a regolare la quantità di luce che entra nella nostra fotocamera. (Lo vedremo meglio nelle prossime lezioni).
In tutti gli obiettivi di ultima generazione è anche presente un sistema di autofocus che consente appunto una messa a fuoco automatica grazie ad un motorino elettrico in grado di spostare le lenti in maniera estremamente precisa.
Negli obiettivi più costosi inoltre, è possibile trovare anche lo stabilizzatore d'immagine. Tale sistema permette l'acquisizione di immagini senza il tremolio creato dalla nostra mano o dal nostro respiro. Funziona tramite un sistema meccanico con giroscopio che muove le lenti assecondando i movimenti involontari della nostra mano andando a controbilanciare lo spostamento. Ne consegue che l'immagine risulterà più nitida e meno sfuocata rispetto ad un'immagine fatta senza lo stabilizzatore. Lo svantaggio di questo sistema è che, essendo estremamente complesso, solitamente farà lievitare il costo dell'obiettivo.
Capita spesso di trovarsi in difficoltà quando si ha davanti una pubblicità di un obiettivo per il semplice fatto che oltre alla marca si leggono delle sigle non sempre chiare. (esempio Canon 70-300mm F4-5.6 IS USM)
Nessun problema, in queste sigle ci sono riassunte le caratteristiche principali dell'obiettivo, vediamole assieme:
Una delle caratteristiche principali da tenere in considerazione quando di acquista un obiettivo è la lunghezza focale. Tale lunghezza, espressa in millimetri, è la distanza che c'è tra il centro ottico dell'obiettivo (solitamente in prossimità del diaframma) e il piano focale.
La distanza focale influisce direttamente sull'angolo di campo (misurato in gradi) che è il nostro angolo di visuale guardando nel mirino. La lunghezza focale è inversamente proporzionale all'angolo di campo.
Con una ridotta lunghezza focale parleremo di obiettivo grandangolare con un elevato angolo di campo, al contrario con un'elevata lunghezza focale avremo un ridotto angolo di campo (teleobiettivi).
In commercio possiamo trovare obiettivi zoom e obiettivi a focale fissa. Gli zoom si differenziano da quelli a focale fissa perché permettono di “avvicinare” o “allontanare” il soggetto da fotografare andando quindi a cambiare la lunghezza focale.
Facendo l'esempio di prima con l'obiettivo Canon 70-300mm F4-5.6 IS USM significherà che potrò variare la lunghezza focale da un minimo di 70mm sino ad un massimo di 300mm.
L'apertura, di cui parleremo in modo più approfondito nelle prossime lezioni, indica la dimensione dell'apertura del diaframma posto all'interno dell'obiettivo in fase di scatto. Tale apertura è misurata attraverso una particolare unità di misura e si indica con la lettera “F” seguita da un numero. Più basso è questo numero e più luminoso sarà l'obiettivo.
Un'apertura molto ampia (quindi con un “F” basso) permette di avere un piacevole effetto sfuocato e, facendo passare più luce, permette di avere tempi di scatto più brevi con la conseguente minore possibilità di avere uno scatto mosso.
L'apertura massima di un obiettivo è quindi un parametro fondamentale da tenere in considerazione.
La maggior parte degli obiettivi zoom ha 2 valori di apertura massima. Questi valori indicano il valore di massima apertura a ciascuno degli estremi della lunghezza focale. Facendo l'esempio di un obiettivo Canon 70-300mm F4-5.6 significa che a 70mm avremo un'apertura massima di F4 mentre a 300mm l'apertura massima sarà di F5.6.
Da notare che questi obiettivi diventano meno luminosi man mano che “avviciniamo” il nostro soggetto da fotografare. Sono quindi da preferire gli obiettivi che hanno una apertura massima FISSA sia alla minima che alla massima lunghezza focale. Ovviamente, manco a dirlo, questi obiettivi sono molto più costosi!
Grandangolo
L'obiettivo grandangolare è indicato per la fotografia paesaggistica e di architettura, ha una ridotta lunghezza focale (minore di 35mm) e di conseguenza un grandissimo angolo di campo.
Questo ci permette di scattare immagini anche da molto vicino al nostro soggetto. Oltre alle foto paesaggistiche dove abbiamo la possibilità d'includere una grossa parte del paesaggio che ci troviamo di fronte, è particolarmente consigliato nei centri storici dove lo spazio di ripresa è sempre molto limitato.
Standard zoom
Per obiettivo standard (chiamato anche “normale”) s'intende un obiettivo con una lunghezza focale attorno ai 50mm. Viene chiamato così perché si avvicina moltissimo all'apertura visiva dei nostri occhi. Generalmente però si può considerare “normale” anche un obiettivo con una lunghezza focale che va da 35mm sino a 70mm.
E' il primo obiettivo che un principiante dovrebbe acquistare, viene utilizzato per le foto di tutti i giorni ed è spesso utilizzato nelle foto di ritratti.
Teleobiettivo
Un teleobiettivo ha una lunghezza focale che parte da 70mm in su. Ha un angolo di campo molto ridotto e quindi permette di “avvicinare” il soggetto che stiamo fotografando.
Viene spesso usato per le foto di ritratti o per le foto naturalistiche (animali lontani e non avvicinabili). E' inoltre consigliato per immortalare eventi sportivi.
Macro
Un obiettivo macro permette un'inquadratura molto ravvicinata del soggetto con un rapporto di 1:1 (o superiore). E' utilissimo per fotografare gocce di rugiada, fiori ed insetti in generale. Permette di realizzare immagini ad altissimo impatto rendendo ben visibili dettagli che normalmente, ad occhio nudo, si farebbe fatica a vedere.
Decentrabile
L'obiettivo decentrabile è un obiettivo molto particolare e poco conosciuto. Permette di effettuare correzioni prospettiche grazie al controllo delle verticali convergenti. E' utilizzato in particolar modo per le foto di architettura.
Fisheye
L'obiettivo fisheye (occhio di pesce) è un grandangolare estremo che ha un angolo di campo che difficilmente scende sotto ai 180°. A differenza dei grandangolari, questo tipo di obiettivo fornisce un'immagine sempre distorta proiettando sul sensore un'immagine circolare.
E' consigliato per chi vuole ottenere foto creative ed estremamente particolari.
Se vi siete persi le lezioni precedenti potete consultare questa pagina dove c'è un riepilogo di tutte le lezioni del corso.