Corso di fotografia online – 16° lezione – La sensibilità ISO

14 nov 2016
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sensibilità ISO

Dopo aver visto nella lezioni precedenti il tempo di esposizione e l’apertura del diaframma, in questa sedicesima lezione vediamo il terzo ed ultimo parametro fondamentale che va a completare quello che in fotografia si chiama “triangolo dell’esposizione”. Stiamo parlando della sensibilità ISO. Questo parametro è forse il meno conosciuto dei tre e probabilmente quello meno utilizzato, nella maggior parte delle vostre fotografie probabilmente la sensibilità ISO è sempre stata lasciata in modalità “AUTO” e non vi siete mai preoccupati di provare a cambiarla. Nessun problema, alla fine di questa lezione sarà tutto molto più chiaro e imparerete a settare la sensibilità ISO a seconda del contesto in cui vi troverete. Partiamo…

Cos’è la sensibilità ISO

La sensibilità ISO indica la capacità posseduta dal sensore di lasciarsi impressionare dalla luce. In realtà, l’acronimo ISO sta a significare Internationals Standards Organization che è un’organizzazione che si occupa di dare delle norme affinché nel mondo vi sia un’uguaglianza, uno standard, che sia facilmente riconosciuto ed accettato da tutti.

La norma che definisce uno standard per la sensibilità ISO dei sensori digitali è la ISO 12232:2006. La presenza di questa norma obbliga tutti i sensori digitali sul mercato, allo stesso numero di ISO, ad avere la medesima sensibilità alla luce permettendo dunque medesimi dati di scatto in situazioni uguali.

Come per il tempo di esposizione, anche per la sensibilità ISO esiste una scala di valori con rapporto 2:1 tra un valore e un altro. Significa che tra uno stop e il successivo, non solo raddoppia il numero, ma raddoppia l’effettiva sensibilità del sensore alla luce. A seconda della macchina fotografica digitale potrete trovare differenti scale di valori ISO ma nella maggior parte dei casi la scala che vi troverete di fronte sarà simile a questa:

sensibilità iso

Guardando la scala dei valori, più basso è il numero, meno sensibile è il sensore alla luce. Questo implica che se si vogliono usare valori ISO molto bassi ci devono essere condizioni di luce perfetta. Viceversa, un numero più elevato indica una maggiore sensibilità alla luce, consentendo in tal modo al sensore di lavorare meglio in condizioni di scarsa illuminazione.

Sensibilità ISO e rumore

Aumentando la sensibilità ISO, aumenta anche quello che in fotografia viene chiamato “rumore”, uno dei principali nemici dei fotografi. Il rumore non è altro che un segnale di disturbo costituito da pixel casuali che variano la luminosità o il colore dell’immagine. Esistono 2 tipi differenti di rumore: quello di luminanza e quello di crominanza.

Il rumore di luminanza si manifesta principalmente quando si aumentano gli ISO. Ogni sensore ha un valore ISO nativo oltre il quale, per ottenere lo stesso livello di luminosità (esposizione), le informazioni registrate dal sensore e dai fotodiodi devono essere amplificate aumentando di fatto anche le interferenze elettriche e il rumore digitale.

Il rumore di crominanza invece lo si ottiene con le lunghe esposizioni (molti secondi o anche minuti) ed è influenzato dalla variazione di temperatura del sensore che rimane per parecchio tempo operativo a catturare quanta più luce possibile alterando di fatto i colori dell’immagine finale.

Qua sotto potrete vedere un esempio di come aumenta il rumore di luminanza all’aumentare della sensibilità ISO. Tenete in considerazione che queste immagini sono state scattate con una reflex full frame che ha una migliore gestione del rumore rispetto ad una reflex normale o ad una compatta.

Sensibilità ISO

Questa è la fotografia intera che ho usato per questo esempio. Qua sotto vedrete solamente il dettaglio ingrandito del rettangolo rosso fotografato con sensibilità ISO sempre crescenti. Noterete la differenza di rumore man mano che si sale con il valore ISO.

Sensibilità ISOSensibilità ISO
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Sensibilità ISO

Come già detto prima, tenete in considerazione che con una compatta o con una reflex “entry level” il rumore comincia già ad essere molto fastidioso già a 800 ISO mentre con una full frame ci si può spingere tranquillamente sino a 3200/6400 ISO.

Sensibilità ISO e dimensioni del sensore

Sensibilità ISO

Le dimensioni fisiche dei sensori montati sulle fotocamere incidono parecchio sulla quantità di rumore digitale che verrà prodotto in ogni scatto. Più grande è il sensore e minor rumore sarà presente. Non confondetevi con il numero di megapixel, in questo caso stiamo parlando di dimensioni fisiche del sensore stesso che, nel caso di una full frame, saranno uguali a 36x24mm mentre nella maggior parte delle fotocamere compatte parliamo di dimensioni 10 volte più piccole.

Ora, guardando l’immagine sopra, provate ad immaginare 10 megapixel (10 milioni di pixel) posizionati sul sensore della fotocamera compatta e gli stessi posizionati sul sensore della full frame. L’alta densità dei pixel sul sensore della compatta creerà delle interferenze tali che già a 800 ISO sarò presente un forte rumore.

Al contrario sulla full frame, non sono i pixel saranno ben più distribuiti ma saranno anche più grandi e di conseguenza potranno esser più sensibili alla luce: ciò significa che un sensore di una reflex full frame è in grado di catturare molta più luce di una compatta e può spingere la sensibilità ISO anche a valori altissimi.

Io di recente sono passato alla full frame e posso garantirvi che con i nuovi modelli di fotocamere ci si può spingere fino a 6400 ISO senza nessun tipo di problema. All’interno di una chiesa, o comunque in condizioni di luce pessima, poter settare la sensibilità ISO a 3200 o 6400 senza vedere nemmeno un “granello” di rumore sull’immagine finale fa veramente la differenza.

Come ridurre il rumore

Come abbiamo visto nelle foto precedenti, il modo migliore per ridurre al minimo il rumore di luminanza è quello di tenere una sensibilità ISO molto bassa. Per quanto riguarda invece il rumore di crominanza dovuto alle lunghe esposizioni, quasi tutte le reflex attuali sono dotate di una funzione chiamata “riduzione rumore per lunghe esposizioni” (abbreviato spesso con “NR”, “noise reduction”) che è in genere attivabile attraverso un menu a video.

Questa procedura consiste nello scatto automatico di un “dark frame” in successione alla fotografia effettuata per un tempo pari a quello di scatto. In questo modo la macchina si memorizza le alterazioni cromatiche su un fotogramma completamente nero per poi sottrarle allo scatto originale e ottenere un risultato decisamente più pulito e con poco rumore. Lo svantaggio di questa tecnica è che la fotocamera rimane inutilizzabile per un tempo doppio rispetto ad un normale scatto senza questa funzione attivata.

sensibilità iso

Se, nonostante tutte le attenzioni apportate durante lo scatto, il risultato finale non vi soddisfa, ricordatevi che esistono utilissimi software di fotoritocco che permettono di rimediare in parte al problema. Quasi tutti i software di fotoritocco hanno uno strumento di base di riduzione del rumore che solitamente va a modificare la sfocatura dell’immagine riducendo il rumore ma togliendo inevitabilmente dettaglio alla fotografia.

Per questo motivo mi sento di sconsigliarvi questo metodo e di utilizzare invece dei software specifici “solo” per la riduzione del rumore. Sto parlando per esempio di “Neat Image” o di “Noise Ninja” ma sul mercato ce ne sono molti altri. Questi software sono decisamente più sofisticati e portano a risultati decisamente migliori rispetti agli strumenti standard di photoshop o lightroom.

sensibilità iso

Ultimo trucco per limitare il più possibile il rumore di luminanza quando non si riesce ad abbassare la sensibilità ISO, è quello di fare diversi scatti uguali in sequenza e di mediarli in post-produzione con l’uso avanzato dei livelli regolandone l’opacità. E’ sicuramente una procedura lunga e complessa ma porta a buoni risultati. Più fotografie abbiamo a disposizione e ovviamente più questa tecnica risulterà efficace.

Come settare la sensibilità ISO sulla fotocamera

In tutte le fotocamere digitali è possibile settare la sensibilità ISO attraverso l’apposito bottone ISO presente in ogni modello di fotocamera sul mercato. Alla pressione del bottone comparirà un menù sul display che ci darà la possibilità di scegliere la sensibilità ISO o di settare la modalità automatica lasciando di fatto scegliere alla fotocamera la sensibilità giusta a seconda delle condizioni di luce.

Per quanto possibile sconsiglio caldamente di utilizzare la modalità automatica perché non si ha il minimo controllo sullo scatto finale che potrebbe risultare compromesso anche in condizioni di luce ottimali.

Qua sotto potete vedere qualche esempio di dove trovare il bottone per regolare la sensibilità ISO.

sensibilità iso

Conclusioni

Concludo questa lezione dicendovi che NON esiste una regola precisa per l’impostazione giusta della sensibilità ISO. Io scatto sempre seguendo il motto “più bassa è meglio” ma non è sempre così, a volte si è costretti ad alzare la sensibilità ISO e non di poco. Ricordatevi che l’importante è portare a casa lo scatto, piuttosto che avere una fotografia buia e sfuocata (per poi buttarla via), aumentate a dismisura la sensibilità ISO per ottenere uno scatto nitido e ben a fuoco. Certo, dovrete lavorarci in post-produzione per ridurre il rumore, ma almeno sarete riusciti a fare lo scatto.

Partite sempre con ISO bassi e poi aumentate di volta in volta, NON lasciate per nessun motivo la modalità ISO automatica, ragionate con la vostra testa e non lasciate fare tutto alla fotocamera che spesso sbaglia. Dopo un breve periodo di pratica, imparerete a valutare la luce attorno a voi e a maneggiare la sensibilità ISO con facilità estrema.

Nella prossima lezione uniremo quello che abbiamo imparato in questa lezione con le lezioni precedenti e rivedremo sensibilità ISO, tempo di otturazione e apertura del diaframma per parlare dell'ESPOSIZIONE e del famoso "triangolo dell'esposizione". Sarà una lezione fondamentale che vi consiglio di non perdere. Se vi siete persi le lezioni precedenti potete sempre consultarle a questo link.

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