Corso di fotografia online – 24° lezione – Colori o bianco e nero?

14 apr 2017
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bianco e nero

La fotografia è nata nel 1839 e per diversi decenni, sino ai primi del 900, non è stato possibile catturare i colori sulla pellicola. Le fotografie erano in bianco e nero per necessità. Nonostante la realtà fosse vista dagli uomini a colori, la tecnologia di quel periodo non permetteva alle macchine fotografiche d’impressionare i colori sulla pellicola.

Quando arrivarono le prime pellicole a colori all’inizio del secolo si sollevò un grosso polverone. Per molti fotografi che avevano scattato foto in bianco e nero da una vita, passare alle fotografie a colori fu un grosso trauma che richieste un grosso sforzo.

Sembra un’assurdità, ma quando si è abituati a scattare in un certo modo, cambiare completamente le cose non è semplice. Scattare in bianco e nero è completamente differente da scattare a colori e, nonostante siano passati 100 anni da quel periodo, tantissimi fotografi si fanno questa domanda continuamente.

Premetto che una risposta semplice non c’è, dipende molto da come uno è abituato a lavorare e a “vedere” il mondo esterno. Ci sono però alcune regole di base che vi aiuteranno in questa difficile decisione in ogni vostro scatto. In questa lezione cercheremo di vedere quando è meglio scattare a colori e quando è meglio decidere per il bianco e nero.

bianco e nero

Fortunatamente viviamo nel periodo della fotografia digitale per cui questa decisione può essere presa anche in fase di post-produzione dopo aver già fatto lo scatto. Dico questo perché ci sono alcune fotocamere che hanno già la possibilità di scattare in bianco e nero ma lo sconsiglio vivamente per 2 motivi.

Il primo è che in post-produzione possiamo convertire una foto da colori in bianco e nero ma non viceversa per cui, se fossimo curiosi di vedere come sarebbe stata una foto scattata originariamente in bianco e nero non lo possiamo più fare.

Il secondo motivo è che il bianco e nero ottenuto in post-produzione è molto ma molto migliore rispetto a quello fatto direttamente dalla fotocamera per il semplice motivo che la conversione in bianco e nero viene fatta in automatico da un software e voi non avete minimamente il controllo sui parametri.

Vediamo quindi alcuni suggerimenti che spero vi possano chiarire il dubbio se scattare a colori o in bianco e nero.

Perché scattare a colori

Scattare a colori ci viene istintivo perché la realtà che abbiamo attorno è a colori e ci sembra più naturale immortalarla così com’è. A seconda di quello che stiamo fotografando, il colore può aggiungere o togliere interesse nello scatto finale.

Ci sono casi in cui il colore è superfluo (o addirittura inutile) e altri in cui è assolutamente vitale. Provate a pensare ad una foto di un paesaggio con un tramonto. Essa è inevitabilmente legata alla suggestione dei colori presenti, tale immagine monocromatica perderebbe tutto il suo fascino. Vediamo un esempio.

bianco e nero

In questo scatto fatto sul lungomare di Livorno i colori del tramonto sono i principali protagonisti. Si va dal giallo al rosso, passando per l’arancione con anche qualche sfumatura di rosa per poi concludere con il blu del mare. Proviamo quindi a trasformare questa immagine in bianco e nero e vediamo cosa salta fuori.

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Sicuramente non è una brutta fotografia ma come avrete sicuramente notato, l’immagine ha perso tutto il suo fascino rendendo il risultato finale decisamente piatto e privo d’interesse.

Scegliete quindi di lasciare il vostro scatto a colori quando quest’ultimi parlano da soli, quando questi sono belli saturi e possibilmente primari. Guardiamo un altro esempio dove i colori sono fondamentali alla riuscita dello scatto finale.

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In questo scatto autunnale sono riuscito a catturare i 3 colori primari: il rosso, il blu e il giallo rendendo lo scatto finale bello vivace e pieno di vitalità. Proviamo a vedere come risulterebbe questa immagine una volta convertita in bianco e nero.

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La conversione monocromatica ha tolto tutto l’interesse della fotografia rappresentato appunto dai colori. Inoltre, l’assenza totale di luci e contrasti, ha appiattito brutalmente lo scatto rendendolo estremamente monotono e privo di tridimensionalità.

Un altro motivo per mantenere le fotografie a colori è quando volete esprimere un particolare stato d’animo e, in particolar modo, quando volete esprimere gioia, felicità, entusiasmo o spensieratezza. I colori aiutano ad accentuare questa sensazione trasmettendo positività nella persona che guarderà le vostre fotografie.

Questo non vuol dire che tutti gli oggetti e le scene colorate non risulterebbero allo stesso modo interessanti se fossero rappresentate in bianco e nero, ma come regola generale la maggior parte dei soggetti che si presentano nella realtà con interessanti e diverse sfumature di colore, dovrebbero rimanere tali nelle vostre fotografie.

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Perché scattare in bianco e nero

Come già accennato prima, la fotografia in bianco e nero ha sempre suscitato molto interesse da parte di tutti i fotografi. Anche dopo l’avvento della fotografia a colori, tantissimi fotografi hanno ancora continuato a sviluppare le loro immagini in bianco e nero e tutt’oggi è ancora così. Ma perché il bianco e nero è così affascinante e quando conviene convertire una foto da colori in bianco e nero?

Partiamo dal presupposto che convertire una foto in bianco e nero significa togliere un elemento importantissimo che è appunto il colore. Senza il colore, che è un elemento percettivamente molto forte, dobbiamo attirare l’attenzione dell’osservatore su qualcos’altro.

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Chi guarda una fotografia a colori può rimanere appagato anche se l’immagine non trasmette nessuna emozione, bastano dei colori vivaci e ben visibili per catturare l’attenzione. Nel bianco e nero viene a mancare questo elemento che costringe il fotografo a fare uno sforzo maggiore alla ricerca di ulteriori elementi che possano trasmettere emozioni a chi osserva.

Per questo motivo la fotografia in bianco e nero viene considerata molto più artistica, l’assenza del colore lascia maggiore spazio all’interpretazione del fotografo.

Quando si toglie il colore da un’immagine rimangono unicamente le differenze di tono in termini di luci e ombre. Questa differenza di tonalità è il nostro punto chiave che può rendere accattivanti le nostre fotografie. Le differenze di tono apportano forti contrasti all’immagine finale rendendola più interessante.

Come fare a capire se l’immagine finale in bianco e nero sarà ben contrastata con differenze di tono? Non è per nulla semplice pre-visualizzare l’immagine finale ma non preoccupatevi, con il tempo imparerete a capire al volo se la scena che avete davanti è perfetta per poi essere convertita in bianco e nero. Una regola sempre valida comunque è quella di vedere se di fronte a voi ci sono zone in ombra e altre con luci forti, se ci sono oggetti chiari e altri molto scuri. Una fotografia fatta durante un giorno nuvoloso all’aperto senza un raggio di sole, nel 99% dei casi non trasmetterà nulla se convertita in monocromatico.

Vediamo qualche esempio:

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Questa immagine è stata scattata in Toscana in pieno giorno sotto al sole. Grazie al cielo estremamente azzurro, il campo di grano giallissimo e l’albero verde, questa immagine a colori risulta estremamente bella e vivace. Convertita in bianco e nero invece risulta insignificante, la totale assenza di contrasti tra luci e ombre (albero escluso) ha appiattito la fotografia rendendola poco interessante all’osservatore. Vediamo un esempio opposto.

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In questa immagine, scattata all’interno di un antico casolare, erano presenti forti contrasti dovuti alla luce che entrava diretta dalla finestra e le ombre presenti un po ovunque. Questo mi ha permesso di ottenere tutta la scala delle tonalità di grigio, dal bianco puro della finestra fino al nero oscuro della porta in fondo. La presenza di un’ampia scala di tonalità mi ha permesso di rendere questa immagine decisamente molto interessante.

La conversione delle fotografie in bianco e nero viene consigliata anche in queste situazioni:

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  • Quando volete dare importanza alla forma di un oggetto. Privandolo del colore, l’osservatore si soffermerà più a studiare la forma del soggetto che avete immortalato. Viene usata spesso nella fotografia architettonica per risaltare appunto le forme di palazzi e costruzioni.

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  • Quando volete tornare indietro nel tempo. In particolar modo se state ritraendo persone anziane o se il luogo in cui vi trovate evoca tempi che furono.

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  • Quando state fotografando un oggetto da molto vicino e volete mettere in risalto il materiale di cui è composto (tipo il legno o le venature di una foglia)

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Come convertire in bianco e nero una fotografia a colori?

Come già detto prima non scattate direttamente in bianco e nero (se la vostra fotocamera ve lo permette) ma scattate sempre e comunque a colori. Il bianco e nero automatici non vi daranno la possibilità di avere il controllo sul contrasto tra luci e ombre e su nessun altro parametro.

Una volta scaricate le fotografie sul vostro computer avrete la possibilità di convertirle in bianco e nero attraverso i soliti software di postproduzione quali Photoshop e Lightroom in particolar modo. Ci sono decine di diversi procedimenti da poter scegliere per ottenere un buon bianco e nero in postproduzione. Sono tutti estremamente validi ma non mi voglio soffermare su questo argomento che richiederebbe una lezione a parte.

Vi voglio solamente suggerire di dare un occhio al plugin di photoshop chiamato “Silver Efex PRO” che Google ha messo a disposizione gratuitamente e che può essere utilizzato da chiunque. Questo plugin vi permetterà di avere il massimo controllo su tutti i parametri possibili e immaginabili al fine di ottenere un bianco e nero pazzesco.

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Conclusioni

Dopo aver letto questa lezione del corso avrete capito che una risposta ben precisa alla domanda “Colori o bianco e nero?” non esiste. Tutto dipende dalla soggettività del fotografo. Certo è che alcune immagini, per le loro particolari caratteristiche, si prestano ad essere immortalate a colori e altre in bianco e nero.

Scattate a colori quando volete rappresentare la realtà così com’è o quando volete portare l’attenzione dell’osservatore proprio su questi elementi colorati, magari in modo vivace. Scattate a colori quando volete esprimere un sentimento di gioia irrefrenabile, di allegria e spensieratezza.

Viceversa scattate in bianco e nero se volete essere più artistici, se di fronte a voi ci sono zone in forte contrasto di tonalità. Scattate in bianco e nero se volete tornare indietro nel tempo o per astrarre un soggetto dal suo contesto reale. Scattate in bianco e nero se volete esprimere un sentimento di tristezza o di malinconia.

Anche in questa lezione non posso non suggerirvi di provare e riprovare. Scattate a colori e convertite in bianco e nero in postproduzione, col tempo capirete al volo quando davanti a voi si presenterà una situazione perfetta per la conversione monocromatica. La pre-visualizzazione dell’immagine finale è una delle cose più difficili in fotografia.


Nella prossima lezione impareremo la tecnica del bracketing e parleremo di fotografia HDR. Se vi siete persi le lezioni precedenti del corso di fotografia, potete sempre consultarle a questo link.

Se volete vedere il mio portfolio d'immagini in bianco e nero lo trovate a questo link.

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