Fotografie e social network: la salute ne risente?

25 ott 2018
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Fotografie e social network: la salute ne risente? Guardare fotografie condivise su Istagram è pericoloso per la salute? Sembrerebbe di no, ma …

Chiunque di noi oggi si deve confrontare con #hastags e followers. Mentre Twitter e Facebook sono i luoghi dove haters o “esperti” di qualunque materia sono normalmente di casa, Instagram sembrava immune da tali eccessi.

La facilità permessa dai nuovi smartphone (Huawei P20 Pro, Iphone Xs Max) di realizzare fotografie di alto livello e postarle immediatamente sui social network, l’economicità di macchine fotografiche entry level performanti (Nikon D3400, Canon D1300), grazie alle quali è diventato più semplice per tutti avventurarsi in un progetto fotografico, hanno reso Instagram il social network media con il più rapido sviluppo.

In realtà, anche il social network preferito per la condivisione di immagini, non è così immune da pericoli (secondo una ricerca della Royal Society for Public Health, 2017). La piattaforma, infatti,  era tra quelle maggiormente accusate di peggiorare la vita delle persone.

Perché mai innocue immagini di gattini, di persone che si divertono  e dei luoghi più belli del mondo possono essere nocive per la salute?

Il motivo? La maggioranza delle situazioni rappresentate sono di felicità, spensieratezza, benessere (a volte ostentato in modo eccessivo e sfacciato). Gli influencer sono normalmente, giovani, belli, in estrema forma fisica, in luoghi esclusivi e con accessori (orologi, vestiti, automobili) normalmente non alla portata di persone comuni.

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Tutto questo può generare  un senso di desiderio e inadeguatezza che porta ansia e depressione per l’impossibilità di permettersi tali oggetti.

Non si riesce a distinguere cosa è reale (e quindi vera vita) e cosa è invece pubblicità per vendere un bene (senza dimenticarsi che un qualunque social network per sostenersi deve vendere un prodotto e,  dal momento che la loro fruibilità è gratuita, il prodotto che vendono siamo noi!).

Come sempre quindi è necessario il nostro filtro critico per mediare le varie situazioni e capire che, quello scorrere senza sosta alla ricerca della prossima foto che ci colpisce, senza alcun contatto con altre persone, non può avere alcun benefico impatto sulla nostra salute (fisica e mentale) e benessere complessivo.

Da amanti della fotografia la soluzione quindi è una sola: meno tempo sui social e più tempo con macchina fotografica in mano per i nostri progetti!

Fonte: La Stampa

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