Hasselblad parla cinese: DJI è diventato azionista di maggioranza

11 gen 2017
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DJI

Il gruppo cinese DJI, specializzato nella produzione di droni, ha acquisito nei giorni scorsi la quota di maggioranza della storica casa svedese Hasselblad. Nata nel 1941, Hasselblad è diventata subito un punto di riferimento nell'ambito della fotografia. Le sue macchine fotografiche sono state utilizzate dalla Nasa e sono state portate sulla luna nel 1969 da Neil Amstrong! Il fatto di concentrarsi unicamente sulla produzione di fotocamere di fascia altissima però non ha dato i frutti sperati, l'azienda ha faticato a star dietro al mercato e negli ultimi anni è passata di mano in mano più volte sino ad arrivare alla più recente acquisizione nel 2011 da parte di Ventizz.

Con questa nuova acquisizione da parte di DJI, Hasselblad può contare sun un partner affidabile con notevoli vantaggi economici e produttivi. Non è chiaro se DJI lascerà operare Hasselblad in modo autonomo o se concentrerà tutti gli sforzi sulla produzione di droni per l'acquisizione di immagini aeree senza precedenti, in ogni caso le premesse fanno pensare ad un accordo vincente.

Il marchio cinese DJI aveva già investito una piccola percentuale in azioni Hasselblad e lo scorso Luglio 2016 i 2 marchi hanno presentato il primo drone DJI esacottero M600 equipaggiato con una fotocamera Hasselblad A5D da 50 megapixel! Il solo costo del drone è di 6200 euro ai quali va aggiunto il costo della fotocamera...

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Sempre nel 2016, Hasselblad provò a rilanciarsi sul mercato presentando la X1D, la prima macchina mirrorless al mondo a medio formato. Un'operazione coraggiosa che prevedeva una netta censura con il passato. Pochi mesi fa fu presentato anche un accessorio per smartphone Motorola chiamato True Zoom ma evidentemente i risultati non sono stati quelli che si erano prefissati e questo ha portato Hasselblad a cercare una partnership con DJI.

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In attesa che DJI condivida i propri piani, rimane solo da sperare che tutto il lavoro fatto fin qui da Hasselblad non finisca nel nulla. Per il settore della fotografia professionale sarebbe una perdita enorme. Certo è che le premesse ci sono, sono molto curioso di poter vedere dove si possa arrivare con le riprese aeree da droni che stanno sempre più prendendo piede sul mercato. A presto per nuovi aggiornamenti...

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