La morte sui social network. Portate rispetto!!!

02 giu 2019
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morteChe la morte fosse un argomento da selfie e social, lascia sempre sbalorditi.

Qualche giorno fa a Verona un passante è morto lungo la strada stroncato da un infarto e passanti e turisti non hanno avuto di meglio da fare che fermarsi a farsi un selfie.

Tanto numerosi che i soccorsi hanno dovuto farsi strada e scansare i gruppetti di curiosi fermi ad immortalare l’evento.

Il video che potete vedere sotto, dal canale Youtube Web News24, è diventato virale in breve tempo. Mostra la giusta e inaspettata punizione per queste persone, che non vorrei chiamare fotografi, colte a fotografare la morte su una autostrada tedesca.

La tangibile vergogna che provano può essere molto più efficace di una eventuale multa, anche se salata.

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La prima regola di un fotografo deve essere quella di non offendere mai la dignità di una persona.

Un conto è mostrare una persona in difficoltà, ma mantenendo inalterata la sua dignità, come hanno fatto, ad esempio, Sebastião Salgado, nel progetto “Workers. La mano dell’uomo”, e Dorothea Langen nell’immagine della Migrant Mother.

Queste immagini non sono fatte per deridere le persone oggetto delle foto, ma piuttosto per documentare gli sforzi e la dignità che persone, pur in difficili condizioni di vita, conservano e smuovere le coscienze dei potenti.

Per questo motivo, le foto della morte del piccolo Aylan (il bambino siriano annegato in prossimità delle coste della Turchia nel 2015, e che così tanto hanno commosso il mondo) non sono un semplice voyerismo (o come dicono i tedeschi, Schadenfreude), ma un ultimo richiamo alla nostra umanità, forse perduta.

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Completamente differente è invece riprendere una persona negli istanti finali della propria vita solo per condividere le immagini sui social e dire agli amici “io c’ero!”.

Consiglio a queste persone di non cancellare queste foto dai loro telefonini e magari di rivederle tra qualche anno. Forse, più mature, credo che potrebbero provare la stessa vergogna dei protagonisti del filmato.

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