Il fascino evocativo dei luoghi abbandonati in giro per l'Europa

01 giu 2020
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luoghi abbandonatiNicola Bertellotti svolge da anni ricerche sui luoghi abbandonati in tutta Europa.

Il suo progetto riguarda le vestigia di un passato prossimo ai confini della nostra società e la produzione di visioni legate all'immaginario letterario e cinematografico. In ogni suo scatto viene proposto un racconto alternativo, un ribaltamento del reale e un modo di vedere che diventa un invito a partecipare a questa suggestione.

Fra le crepe degli edifici desolati l'autore è colpito dal fenomeno Fata Morgana, intravede mondi lontani ma familiari e riflette su quel “senso della somiglianza” che unisce luoghi diversi con mille fili sottilissimi, una telegrafia immateriale tra la fantasia e la memoria.

Il fotografo celebra una spazialità affettiva, che, basandosi sul ricordo, è popolata da rovine. È in virtù della loro cessata funzionalità, che gli ambienti riprodotti si offrono quali metafore dell’abbandono.

luoghi abbandonati

L’autore attraverso una composizione dell’immagine attenta e bilanciata indaga la dimenticanza in cui sono caduti alcuni spazi caratteristici del nostro vivere quotidiano: palazzi, ospedali, fabbriche, cinema, chiese... Ma quel che emerge nella sua estetica è la nostalgia del paradiso perduto, espressa nell’amore per le rovine, e la riproposizione in chiave fotografica della poetica decadente.

La bellezza dei suoi soggetti consiste nella loro caducità: è il fascino dell’incuria vegetale e architettonica, che riconduce le cose al loro stato primordiale.

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L’obiettivo cattura immagini di un passato attraverso la memoria della propria esperienza, con un rimando alla Recherche du temps perdu. Gli oggetti desueti e i luoghi ritratti dal fotografo rivestono, infatti, la stessa funzione che ricopre in Proust la madeleine, quella di evocare il ricordo di un’età felice.

"I luoghi abbandonati parlanodice Nicola – raccontano perché sono diventati così. Raccontano sia la storia con la S maiuscola, quella dei grandi, dei potenti, sia la storia quotidiana, quella del costume, quella di cui abbiamo maggiormente bisogno perché viene troppo facilmente dimenticata. E se un luogo in cui questa storia, diciamo secondaria, è passata viene restaurato totalmente, di quella storia si perde ogni traccia. Tramite le mie foto mi sento custode di un qualcosa. Di un qualcosa che per un motivo o per un altro potrebbe andare perduto da un momento all’altro. O perché sta morendo o perché cambierà inesorabilmente"

Per saperne di più su Nicola Bertellotti e su questo meraviglioso progetto fotografico sui luoghi abbandonati, vi consiglio di dare uno sguardo alla sua pagina web ufficiale o alla sua pagina facebook.

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Tutte le immagini sui luoghi abbandonati di questo articolo sono di proprietà di Nicola Bertellotti e NON possono essere usate senza il consenso dell'autore.

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