Sony, leader mondiale di fotocamere a tal punto da mettere alle corde colossi come Canon e Nikon, è conosciuta anche per essere la migliore azienda al mondo a produrre sensori d'immagine e in questi ultimi anni si è impegnata moltissimo a rivoluzionare letteralmente il mondo della fotografia digitale.
In un comunicato ufficiale di questi giorni, è stato presentato un nuovo sensore Sony retroilluminato da 1,46 megapixel con otturatore globale (global shutter), una possibile rivoluzione per le fotocamere del futuro. Vediamo il perchè...
La retroilluminazione (BSI) è una speciale tecnologia applicata al sensore che permette di aumentare la quantità di luce catturata, migliorando parecchio le prestazioni, in particolar modo in caso di scarsa illuminazione.
Nel 2015, la Sony a7R II diventò la prima fotocamera al mondo con sensore retroilluminato, seguita nel 2017 dalla Nikon D850. In questi sensori però, la lettura delle informazioni avviene attraverso un otturatore a tapparella (rolling shutter) e i pixel di una foto non vengono tutti catturati esattamente nello stesso momento, ma vengono catturati scansionando la scena (molto rapidamente) fila per fila.
L'effetto "rolling shutter" porta a deformazioni nell'immagine, trasformando corpi diritti in rapido movimento in corpi deformati "a banana". Per risolvere questo problema e congelare il movimento, sulle fotocamere sopra citate, è stato utilizzato un otturatore meccanico che minimizza questo spiacevole problema.
Il nuovo sensore Sony con otturatore globale permette di eliminare completamente l'effetto "rolling shutter" dato che sparisce la "tapparella" e la lettura dei pixel viene tutta assieme e non più fila per fila. Dotato di convertitori A/D a 14 bit su ogni pixel, il nuovo sensore Sony utilizza una nuovissima tecnologia per connettere lo strato di rame sensibile alla luce con il sottostante che ospita la logica del sensore.
Utilizzando un convertitore A/D per fotosito, il nuovo sensore Sony ne integra un numero circa mille volte superiore a quello di un sensore Sony tradizionale. Il lato negativo di questo nuoso sensore è una richiesta maggiore di corrente, visto l'alto numero di convertitori A/D, ma Sony ha risolto il problema con un rinnovato design a bassa corrente di questi elementi.
Come detto prima però, il nuovo sensore Sony è ancora lontano dall'essere messo in produzione sulle fotocamere odierne in quanto la risoluzione di 1,46 megapixel è troppo poca per soddisfare le richieste del mercato. Una cosa è certa però: Sony non si ferma sullo sviluppo dei sensori e sicuramente in un prossimo futuro ne vedremo delle belle! Lunga vita a Sony!!!