Fare ritratti è difficile. Non solo perché per alcuni può essere intimamente difficile ritrarre le persone, ma anche, e soprattutto, perché per realizzare ritratti non esistono impostazioni predefinite.
Alcune persone sono fotogeniche, e quindi siamo facilitati, altre persone invece non lo sono affatto. In ogni caso tutte le persone sono differenti tra di loro: forma del viso, taglio degli occhi, dimensione del naso, colore dell'incarnato, postura e spontaneità di fronte all'obiettivo, … Non esistono due persone uguali.
Non c'è quindi un “programma” preimpostatato sulla nostra macchina fotografica che ci faccia fare sempre dei ritratti riusciti. Siamo noi che dobbiamo adattarci ad ogni soggetto e a quello che vogliamo esprimere con una immagine.
Anche se non c'è un “kit” da ritratto ci sono però degli strumenti fondamentali che ci aiuteranno ad avere successo con i nostri ritratti.
Un obiettivo giusto per tutto purtroppo non esiste. Se partiamo dal kit base fornito con la fotocamera, probabilmente avremo tra le mano un obiettivo tuttofare zoon 18-55mm.
Un tale obiettivo va sicuramente bene per l'uso quotidiano, ma per i ritratti forse è meglio utilizzare qualcosa di più specifico.
Ad esempio una lente più lunga è una scelta migliore.
Un 85mm, 105mm o 200mm, consentono di ottenere dei ritratti di livello superiore con una profondità di campo ridotta e una bella compressione dello sfondo. Inoltre non introducono distorsione, come fanno invece le lenti più corte (non avete mai ottenuto un bel nasone fotografando qualcuno con l'obiettivo regolato a 18mm?)
A molte persone non piace farsi fotografare, non perché non siano fotogenici, ma piuttosto perché hanno avuto delle esperienze passate non soddisfacenti: una fotografia non presa dall'angolo corretto ha evidenziato piccole imperfezioni, facendole diventare il punto focale dell'immagine!
Prova a fotografare i tuoi soggetti da entrambi i lati e fai vedere i due diversi risultati. Vedere che c'è “un lato migliore” mette maggiormente le persone a loro agio e si rilassano maggiormente.
Soprattutto per i ritratti femminili, prova a scattare da un po' più in alto della linea degli occhi. Questo eviterà che entrino nell'immagine scollature indesiderate, dimagrirà le guance e restringe leggermente il viso.
Inoltre, per guardare l'obiettivo devono alzare il mento e questo trasmette una sicurezza e una postura migliore. Se invece fotografi i bambini, prova ad abbassarti al loro livello o leggermente più in basso. Questo eviterà di intimorirli e potrai vedere chiaramente i loro volti.
Quando imposti l'illuminazione per un ritratto ti potrai trovare in due situazioni: il lato del viso in ombra è quello più vicino alla fotocamera oppure è quello più lontano.
Il primo tipo di illuminazione può essere utilizzato efficacemente per: rendere il volto più snello, creare ombre su una larga parte del viso, realizzare un forte contrasto, dare profondità alle immagini e nasconde imperfezioni.
Il secondo tipo di illuminazione rende il viso più ampio e quindi è da utilizzare con cautela con soggetti che hanno per natura un viso largo.
Anche in questo caso è possibile ottenere forti contrasti e ottenere ombre molto profonde nella parte di viso più lontana.
In entrambi i casi bisogna valutare se le forti variazioni di luce e ombra debbano essere ammorbidite utilizzando un riflettore.
Soprattutto se si fotografano soggetti non professionisti, è difficile che tutto sia composto in modo giusto.
Piuttosto che cercare di essere perfetti allo scatto con il rischio che richieste e pignolerie eccessive creino disarmonie e nervosismi tra fotografo e soggetto, forse è meglio cercare di ottenere il risultato voluto in post produzione con opportuni ritagli.
Tieni comunque presente di non ritagliare o comporre mai le tue foto in modo che i bordi e le tangenti si trovino sulle articolazioni del corpo come gomiti, ginocchia, collo, polso, spalle e attraverso la pancia.
Ritagli siffatti sembrano strani e alquanto inquietanti. Un ritaglio in mezzo o attraverso le articolazioni, quindi il torace, le braccia, i fianchi, la gamba, i polpacci, la fronte è più accettabile.
Puoi anche ritagliare per riposizionare l'immagine e rafforzare la tua composizione di conseguenza. L'uso della regola dei terzi è uno strumento compositivo molto forte. Una composizione simmetrica è anche forte ed efficace.
Con questi semplici accorgimenti tecnici i tuoi ritratti miglioreranno sicuramente. La cosa forse ancora più importante è creare un bel feeling con il tuo soggetto: una atmosfera rilassata creerà risultati migliori!
E' importante anche parlare con il soggetto spiegandogli chiaramente cosa vuoi fare, solo in questo modo non lo lascerai "vagare nel buio" alla ricerca della posa soddisfacente.
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