In occasione di “Bassano Fotografia 2017. Oltre l’immagine” (16 settembre-5 novembre 2017), festival biennale organizzato da Pro Bassano in collaborazione con il Comune di Bassano del Grappa, giunto quest’anno alla sua quinta edizione, il Museo Civico di Bassano ospita la grande mostra “Robert Capa. Retrospective”, dedicata al lavoro straordinario di Robert Capa (Budapest, 22 ottobre 1913 - Thai Binh, Indocina, 25 maggio 1954),.
La mostra "Retrospective", curata da Chiara Casarin, direttore dei Musei Civici bassanesi, e Denis Curti, direttore artistico della Casa dei Tre Oci di Venezia, presenta 97 fotografie in bianco e nero, che il fotografo, fondatore di Magnum Photos nel 1947 insieme a Henri Cartier-Bresson, George Rodger, David “Chim” Seymour e William Vandivert, ha scattato dal 1936 al 1954, anno della sua morte in Indocina, per una mina anti-uomo.
[caption id="attachment_6032" align="aligncenter" width="800"] @copyright Robert Capa[/caption]
Eliminando le barriere tra fotografo e soggetto, le sue opere raccontano la sofferenza, la miseria, il caos e la crudeltà della guerra. Gli scatti, divenuti iconici - basti pensare alle uniche fotografie (professionali) dello sbarco in Normandia delle truppe americane, il 6 giugno 1944 – ritraggono cinque grandi conflitti mondiali del XX secolo, di cui Capa è stato testimone oculare.
[caption id="attachment_6033" align="alignleft" width="350"] @copyright Robert Capa[/caption]
"Se la tendenza della guerra – osserva Richard Whelan, biografo e studioso di Capa – è quella di disumanizzare, la strategia di Capa fu quella di ri-personalizzare la guerra registrando singoli gesti ed espressioni del viso. Come scrisse il suo amico John Steinbeck, Capa "sapeva di non poter fotografare la guerra, perché è soprattutto un'emozione. Ma è riuscito a fotografare quell’emozione conoscendola da vicino, mostrando l’orrore di un intero popolo attraverso un bambino".
L’esposizione "Retrospective" si articola in 11 sezioni: Copenaghen 1932, Francia 1936-1939, Spagna 1936-1939, Cina 1938, Seconda guerra mondiale 1939-1945, Francia 1944, Germania 1945, Unione sovietica 1947, Israele 1948-1950, Indocina 1954, Ritratti, fotografie di amici e artisti (Gary Cooper, Ernest Hemingway, Ingrid Bergman, Pablo Picasso, Henri Matisse, Truman Capote, John Huston, William Faulkner, Capa stesso insieme a John Steinbeck, e infine un ritratto del fotografo scattato da Ruth Orkin nel 1951).
All’interno del percorso il visitatore potrà ripercorrere la vita e il lavoro di Capa, sin dal suo primo incarico internazionale per l’agenzia berlinese Dephot, a Copenaghen nel 1932, per la conferenza di Trotskij. In mostra anche le fotografie delle tumultuose parate di Parigi del 1936 e della guerra civile in Spagna, nello stesso anno, cui la celebre rivista inglese Picture Post dedica un inserto di undici pagine con l'indimenticabile didascalia: "Il più grande fotografo di guerra al mondo: Robert Capa".
A queste si aggiungono i reportages della resistenza della Cina all’invasione giapponese del 1938, della Seconda guerra mondiale, che Capa seguì sui diversi fronti di battaglia con le dense immagini della conquista della Sicilia e di Napoli del 1943, per arrivare al D-Day e alla liberazione di Parigi del 1944, l’invasione in Germania con i parà americani del 1945, il viaggio in Russia del 1947, fino alla fondazione ufficiale dello stato di Israele del 1948 e suo ultimo incarico di guerra in Indocina del 1954.
[caption id="attachment_6031" align="aligncenter" width="800"] @copyright Robert Capa[/caption]
In queste immagini della mostra "Retrospective" è possibile scorgere la cifra stilistica e poetica del grande Capa, quella “vicinanza” – fisica, emotiva – che riecheggia nella sua famosa frase «Se le tue foto non sono abbastanza buone, non sei abbastanza vicino» e che pone ancora oggi interrogativi fondamentali sulla natura della fotografia, al punto che la stessa Magnum Photos ha avviato, a giugno 2017, il progetto Closer, “più vicino”, per permettere di acquistare capolavori dei suoi fotografi.
[caption id="attachment_6037" align="alignright" width="300"] @copyright Robert Capa[/caption]
"Retrospective" è una mostra di rilevanza internazionale, al contempo ancorata ad una manifestazione oramai tradizionale come Bassano Fotografia, è dunque l’occasione per consolidare una programmazione museale di forte interesse culturale ed artistico in linea con gli obiettivi del Museo Civico, favorendo un dialogo, sempre più attuale e necessario, tra l’arte antica e il linguaggio contemporaneo.
Il respiro di questa proposta si lega inoltre alle delicate tematiche dei conflitti, che oggi trovano senza dubbio un osservatore attento e coinvolto, il cui sguardo restituisce una prospettiva universale, che sembra superare la specificità della storia.In perfetta linea di coerenza con la sua missione di valorizzare la fotografia come linguaggio di espressione e come strumento di conoscenza, Manfrotto, leader mondiale nella progettazione, produzione e distribuzione di una vasta gamma di accessori professionali per i mercati della fotografia, del video, del cinema e dell'intrattenimento, aderisce come sponsor della retrospettiva.
[caption id="attachment_6038" align="aligncenter" width="800"] @copyright Robert Capa[/caption]
Quando: Dal 16 Settembre 2017 al 22 Gennaio 2018
Dove: Bassano del Grappa (Vicenza)
Luogo: Museo Civico
Curatori: Chiara Casarin, Denis Curti
Enti promotori: Città di Bassano del Grappa
Sito ufficiale: http://www.treoci.org/