Oltre a essere stato licenziato dal suo ruolo, l’ormai ex-fotografo, è stato espulso anche dal 'Partito dei lavoratori della Corea del Nord’. Trattandosi della Corea del Nord, queste informazioni non sono verificabili direttamente. La notizia dell'evento è stata riportata per la prima volta dal sito di notizie Daily NK, basato a Seoul, in Corea del Sud.
Il rapporto afferma che il fotografo Ri è stato punito per aver causato danni alla "Dignità Suprema" di Kim Jong-un, mentre lo fotografava il 10 marzo nel distretto elettorale numero 10.
Il seguente video mostra chiaramente di cosa si è reso colpevole il povero fotografo:
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In pratica, oltre a bloccare alla vista della telecamera parte della persona di Kim Jong-un con un flash fotografico, Ri (che mi sembra che utilizzi una macchina fotografica Canon) ha presumibilmente violato due delle tante regole che determinano come può essere ripresa l’immagine di Kim, in particolare quelle che impediscono ai fotografi di catturare immagini e video direttamente davanti e entro 2 metri da Kim.
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Il Korean Art Film Studio sotto il quale Ri aveva lavorato (e da cui è stato successivamente licenziato) ha poi rimontato il video per eliminare la scena con Ri e i "danni" causati alla "Dignità Suprema" del leader nord coreano.
Si può ridere e scherzare sull’errore commesso dal fotografo e per il fatto che è stato punito per così poco, ma non dimentichiamoci che, secondo quanto riportano i media sudcoreani e occidentali, in Corea del Nord certe cose le prendono molto seriamente e basta davvero poco per finire dalla parte sbagliata del plotone di esecuzione!