Ornitographies è un equilibrio tra arte e scienza; un progetto di divulgazione basato sulla natura e un esercizio di poesia visiva, ma soprattutto un invito a percepire il mondo con lo stesso sguardo curioso e innocente del bambino di una volta. Xavier, appassionato di birdwatching e di fotografia naturalistica, ha catturato il movimento degli uccelli in volo in modo da renderlo tridimensionale agli occhi dello spettatore.
Per fare ciò si è ispirato ad una tecnica fotografica dell'epoca vittoriana chiamata cronofotografia, una tecnica inventata da Étienne-Jules Marey che consisteva nel registrare in un'unica immagine varie posizioni di un soggetto in movimento in corrispondenza di diversi momenti temporali.
Da un punto di vista tecnico, il primo passo è stato quello di sostituire la particolare fotocamera progettata da Marey con uno strumento moderno, adattandosi alle possibilità della nuova tecnologia digitale.
All'inizio del progetto Xavier catturava le fotografie usando lo scatto a raffica, quindi le sovrapponeva attraverso numerosi livelli nel processo di modifica con Photoshop. Ma il numero limitato di scatti al secondo dell'attrezzatura fotografica ha condizionato il risultato finale, quindi ha pensato di utilizzare la registrazione video al rallentatore, che gli ha consentito di scattare fino a 60 foto al secondo.
[caption id="attachment_19974" align="alignnone" width="1000"] @copyright Xavier Bou[/caption]
Tuttavia, la bassa risoluzione che a quel tempo consentiva questa modalità (10 anni fa), lo ha portato a noleggiare telecamere professionali comunemente utilizzate per il cinema, come la Sony F27, la PXW-FS5 o la Blackmagic Ursa Mini 4K che gli hanno permesso di lavorare a 60 fps ma con una qualità incredibile.
Ornitographies è un'insolita combinazione di arte e scienza che rivela forme organiche che entrano nel campo della poesia visiva. La rappresentazione degli uccelli si smaterializza in scie di movimento di grande energia espressiva che si trasforma in un gioco ipnotico di forme precise, visualizzando plasticamente il vecchio sogno di volare da essere umano grazie alla capacità della fotografia di superare le barriere della percezione.
Se volete saperne di più sul progetto Ornitographies o su Xavier Bou, vi consigliamo di visitare il suo sito web a questo indirizzo.
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